Personaggi Famosi a Milano
Molte personalità principali della vita culturale italiana, intellettuali, giornalisti, politici, compositori o autori, hanno un collegamento con Milano.
Il romanziere Alessandro Manzoni (1785 – 1873) nacque a Milano e molti altri vennero qui per avere un pó di fortuna (come Giuseppe Verdi) o per lavorare. L'opinione più appropriata e la più diffusa riguardo Milano è che questa città è aperta e ospitabile e dà il benvenuto ai suoi visitatori anche se a volte sembra che sia un pó brusco.

Leonardo da Vinci (1452 – 1519)
Lodovico il Moro lo chiamó per venire a casa sua nel 1482 e Leonardo da Vinci
stette lí per quasi 20 anni. Lasció molte della sue opere d'arte, e.g. Codex Atlanticus,
che adesso risiede nella Biblioteca Ambrosiana e L'Ultima Cena nella Chiesa Santa Maria delle Grazie.
Nato il 15 Aprile 1452 a Vinci, fuori Firenze, Leonardo fu il figlio illegittimo di un notaio 25enne,
Ser Piero, e una ragazza di paese, Caterina.
Cresciuto nella casa del padre, Leonardo ha accesso ai testi scolastici e fu esposto alla tradizione
pittoresca dei Vinci e quando aveva 15 anni suo padre lo fece lavorare come
apprendista all'opera rinnomata di Andrea del Verrochio a Firenze, dove fu apprendista fino al 1477,
dove egli costruí una targa da solo.
In cerca di nuove sfide e di denaro, entró al servizio del Duca di Milano nel 1482, abbandonando la sua prima commissione a Firenze, "L'Adorazione dei Magi". Passó 17 anni a Milano,
partendo solo dopo la Caduta del Potere del Duca Ludovico Sforza nel 1499.
Per maggiori Informazioni su Leonardo Da Vinci visita:
http://www.aboutflorence.com/florentine-famous-people.html#leonardodavinci
Fu durante questi anni che Leonardo raggiunse nuovi traguardi del successo scientifico e artistico,
dipingendo, scolpendo, disegnando armi e festival di corte e costruendo macchine.
I suoi studi da questo periodo contengono disegni per armi avanzate, includendo un carro e altre macchine da guerra,
diversi strumenti da combattimento e sottomarini.
Durante questo periodo, Leonardo produceva i suoi primi studi di anatomia.
Dopo l'invasione dei Francesi e la Caduta di Ludovico Sforza dal potere nel 1499,
Leonardo era alla ricerca di un nuovo padrone e per i prossimi 16 anni, Leonardo
lavorava e viaggiava in Italia per diversi datori di lavoro. Nel 1503 circa,
Leonardo cominció a lavorare sulla "Mona
Lisa".
Dal 1513 al 1516, lavoró a Roma, mantenendo una officina e impegnandosi in una varietà
di progetti commissionati dal Papa. Continuó i suoi studi sull'anatomia umana e psicologia, ma il Papa gli proibí la dissezione dei cadaveri.
Dopo la morte del suo padrone Giuliano de' Medici a marzo del 1516,
gli fu conferito il titolo del Primo Pittore, Ingeniere e Architetto del Regno da Francesco I di Francia.
Nonostante la sofferenza per una paralisi alla mano destra, Leonardo era ancora in grado di insegnare e disegnare.
Produsse studi sulla Vergine Maria "Sant'Anna, La Vergine e Il Bambino", studi su gatti, cavalli, draghi, San Giorgio, studi anatomici, studi sulla natura dell'acqua, disegni del Deluge molte macchine.
Leonardo morí il 2 Marzo 1516 a Cloux, in Francia. La leggenda narra che Re Francesco
era accanto a lui quando morí, cullando la testa di Leonardo tra le sue braccia.
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Pietro Verri (1728 – 1797)
Nato a Milano nel 1728 in una famiglia nobile e conservatrice. Passa la sua giovinezza in vari istituti religiosi fino al 1749 quando comincia a ribellarsi contro l'ambiente in cui è cresciuto. Sgomentato dalla decisione del padre di fargli studiare legge, abbandona gli studi nel 1759 per arruolarsi come volontario nella Guerra dei Sette Anni. Non essendo in grado di sistemarsi nella vita militare, abbandona l'anno seguente. Tornato a Milano insieme a suo fratello Alessandro, Paolo Frisi, Cesare Beccaria, Carli and Secchi, fonda un'accademia, "La Accademia dei Pugni", per la quale, dal 1764 al 1766, ha diretto il periodico “Il Caffè”. Questa pubblicazione illuministica era una delle più innovative a Milano. Questo fu un periodo di duro lavoro per Verri, quando, oltre per il giornale, scrisse altri lavori incluso "Il Discorso sulla felicità" (1763). Quando il gruppo di divide, Verri cominció a lavorare per l'amministrazione Austriaca, un lavoro che non gli porta piacere da un punto di vista sia personale che ideologico, benchè in questo periodo avesse cominciato a scrivere un grande accordo. Lo scoppio della Rivoluzione Francese riaccende le sue speranze e l'invasione Napoleonica lo porta a riprendere il posto nella Municipale nonostante le sue mancanze degli ideali Giacobini.

Cesare Beccaria (1738 – 1794)
Beccaria era un letterario e filosofo, un giudice e un econominsta e sopratutto il maggior esponente dell'Illuminismo Italiano. Nella piazza vi è una statua in suo onore. Nasce a Milano in una vecchia famiglia nobile. Si laurea in Legge e passa la sua vita a Milano dove frequenta l' "Accademia dei Pugni", ambiente culturalmente ricco e mondano, e collabora anche per il famoso giornale "Il Caffè". Con l'aiuto di Pietro Verri, uno dei fondatori dell'Accademia, nel 1764 riesce a scrivere e pubblicare in meno di un anno la sua opera più "Dei Delitti E Delle Pene", che è anche uno dei lavori più significativi in questo periodo di trasformazione culturale. Questo libro ebbe un grande successo in tutta l'Europa, specialmente in Francia, dove cominció a viaggiare seguendo gli inviti dei Intellettuali Francesi. Ma egli non gradiva questo tipo di vita, cosí tornó a Milano, dove passó il resto della sua vita e dove morí nel 1794. Cesare Beccaria fu uno dei più importanti inspiratori del movimento della riforma di legge per le leggi criminali continentali, caratterizzato in tutta l'Europa per la sua estrema crudeltà e mancanza di ragione; ebbe anche un ruolo importante nela Riforma dell'Illuminismo del XVIII secolo, ispirato dagli ideali di autonomia, emancipazione e guerra contro gli oppressori.

Alessandro Manzoni (1785 – 1873)
Suo padre, Pietro Manzoni, era un ricco proprietario terriero di Lecco, e sua madre, Giulia Beccaria, era la figlia del famoso giudice Cesare Beccaria. Frequentó diverse scuole cattoliche e i suoi primi lavori erano caratterizzati da un tema fortemente anticlericale e forte sostegno degli ideali Giacobini e democratici. Visse a Parigi fino al 1810, quando tornó in Italia e sposó Enrichetta Blondel. Il periodo più produttivo come scrittore fu tra il 1812 e il 1815 con il pezzo finale "La Pentecoste". Tra il 1820 e il 1822 finí due tragedie "Il Conte di Carmagnola" e "L’Adelchi". Nei suoi scritti teorici di quei anni spiluppó idee che riappariranno successivamente "Promessi Sposi" (1821-1842). Fu nominato Senatore per il Nuovo Regno d'Italia nel 1861 egli fu assegnato alla presidenza della commissione per l'Unificazione della Lingua Italiana. Morí nel 1873 dopo aver ricevuto la cittadinanza romana in riconoscimento del suo lavoro per la unificazione d'Italia. Manzoni scrisse "The Fincancès", che fu la novella più significativa italiana, come i drammi e i testi. La sua casa alla Piazza Belgioioso è aperta ai visitatori.

Giuseppe Verdi (1813 – 1901)
Fu uno dei più famosi compositori italiani, principalmente dell'opera, del periodo Romantico.
Nasce a Busseto in provincia di Parma e venne a Milano quando era molto giovane. Sviluppó subito
un'inclinazione verso la musica, il suo primo insegante fu Pietro Baistrocchi, organista di Roncole.
La sua terza opera "Nabucco" (1842) gli procuró il primo successo.
Quando tornó a Busseto, fu assegnato come compositore musicale della municipale e direttore della banda.
Nel 1835 sposó la figlia del suo protettore Margherita Barezzi che morí insieme ai suoi
due figli durante gli anni 1838-1840 a Milano, quando la famiglia Verdi si spostó.
La sua prima opera fu "Oberto Conte di San Bonifacio" (1839), successivamente
eseguita al Teatro della Scala a Milano.
Giuseppe Verdi morí a Milano il 27 Gennaio 1901 e fu sepolto nella Casa dei Musicisti
che fondólui medesimo. Morí nel Grand Hotel et de Milan dove visse.

Carlo Emilio Gadda (1893 – 1973)
Nata a Milano, fu uno dei più grandi autori del 20simo secolo. Uno dei suoi lavori principali fu "L’Adalgisa", che mostra la vita della gente mediocre di Milano. Gadda lavoró per molti anni in Italia e all'estero come tecnico elettrico; fu visto per molto tempo della sua carriera come un autore oscuro. Molti dei suoi lavori consistono in storielle, frammenti di novelle scritti negli anni 20, 30 e 40, originariamente pubblicati nei giornali letterali di elite come Florentine Solaria e Letteratura e apprezzato da una piccola cerchia di critici e letterari. Scrisse fino alla sua morte nel 1973.

Giorgio Strehler (1921 1997)
Nel 1947 il grande direttore che nasce a Trieste fondó insieme a Paolo Grassi il Piccolo Teatro della Città di Milano, il primo teatro permanente in Italia. Fu un direttore innovativo e appassionato. Diresse anche opere al Teatro Della Scala, attuato il ruolo del titolo della produzione epica di Goethe "Faust" ed ebbe un contratto (1987-92) con il Senato Italiano.

Bramante (1444 – 1514)
Pseudonimo di Donato di Angelo di Pascuccio, fu uno dei più grandi architetti dell'alto Rinascimento. Probabilmente si formó ad Urbino il suo primo lavoro documento nel 1477 furono decorazioni di affresco al Palazzo del Podestà in Bergamo. Nel 1480 circa si stabilí a Milano.Fece molti lavori archietettonici (S. Maria presso S. Satiro, S. Maria delle Grazie, i chiostri di S. Ambrogio), ma fu la sua pittura che influenzóla scuola lombarda. La Galleria di Brera ospita gli affreschi riposizionati di uomini alle armi e il pannello di legno "Cristo alla colonna". Questo è il solo pannello che si puó attribuire definitavente a Bramante. Il Castello di Sforza contiene i suoi affreschi simbolici. Bramante lasció Milano dopo la caduta di Ludovico Sforza (il Moro) e si stabilía Roma nel 1499. qui cominció la sua straordinaria rinterpretazione dell'antichità( il piccolo tempio dopo S. Pietro in Montorio lascia una profonda impressione nell'artista). Dopo pochi anni è diventato il più importante architetto della corte papale. Per Papa Giulio II eseguí la progettazione dei Palazzi Vaticani intorno alla cortile Belvedere. Dal 1506 lavoró per la ricostruzione di San Pietro che fu continuata successivamente da Michelangelo.

La Famiglia Visconti
I Visconti comandarono Milano dal 13simo secolo fino al 1447. Nel 12simo secolo i membri della famiglia ricevettero il titolo di Visconte, da cui deriva il nome. Ottone Visconti,1207–95, fu archivescovo di Milano e dopo la sconfitta dell'opposizione della famiglia Della Torre fu riconosciuto come signore della città nel 1277. Giovanni Visconti, 1290–1354, acquisí il governo nel 1349. Alla sua morte, i possedimenti milanesi furono divisi tra i 3 nipoti, Matteo II, Galeazzo II, e Bernabo. Dopo aver comandato per anni e scambiato potere da membro della famiglia ad un altro membro, Bianca Maria, la figlia di Filippo Maria Visconti, sposó Francesco I Sforza.

Ascanio Maria Sforza
Membro della Famiglia Sforza e figlio di Francesco Sforza, fu cardinale della Chiesa Cattolica Romana
e anche patrono delle arti. Visse dal 1455 al 1505. Garantí l'elezione di Rodrigo Borgia (Papa Alessandro VI)
come papa. La Famiglia Sforza è una famiglia italiana che governó il Ducato di Milano dal 1450 al 1535.
Usarono questa posizione militare per diventare sovrani a Milano. La famiglia governó con forza, astuzia
e potere politico.
Sotto il loro dominio la città-stato prosperó e si espanse.