Storia del GP Monza
I creatori della pista ad alta velocità nel circuito di Monza nel 1995, Antonio Beri e Aldo Di Renzo, avevano un unico obiettivo: creare una pista ad alta velocità, senza avere il cambio di direzione e senza uso dei freni. Il progetto ebbe origine dall'idea di quella costruita nel 1922, ma senza possedere un concetto moderno.
Alla fine l'"anello" fu composto da due semicerchi di un raggio di circa 320 metri e due rettilinei di 875 metri. Con una pendenza dell'80 % la macchina potrebbe andare a 300 km/h lungo tutto il circuito.
Il cantiere fu aperto alla metà di marzo e chiuse alla fine di agosto: poco tempo, considerando il problema incontrato durante i lavori. Molte parti della pista ha diverse altezze e spesso l'asfalto erano brutte, quindi l'intera parte della pista fu completamente ricostruita a causa degli errori di costruzione.
Il classico Grand Prix del 1955 poteva svolgersi su una nuova pista lunga 10 km. La scelta fu ritenuta pericolosa dai media: dopotutto la tragedia svoltasi a Le-mans, in cui morirono 80 persone, aveva congelato completamente l'atmosfera.
L'affluenza degli spettatori fu occupata, 150000 alla vittoria di Juan Manuel Fangio, dietro Taruffi e Castellotti. Fangio dovette ringraziare il boicottaggio del Team inglese. Quell'anno ala corsa fu vinta improvvisamente dall'inglese Stirling Moss di Maserati seguito da Fangio su Ferrari-Lancia
Nel 1957 la Formula 1 europea competeva con quella Americana nella prima edizione dei 500 miglia di Monza.
La corsa fu chiamata Monzanapolis - Gara di due mondi L'artefatto deve essere ricercato nell'invito per Duane Carter, Direttore Sportivo americano, da Bacciagaluppi, presidente del Clu Automobilistico di Milano (CAM).
Bacciagaluppi fu affascinato dall'idea del duello tra le industrie europee e americane. La gara fu programmata per il giugno del 1957, cosi Pat O'Connor, stella americana, venne in aprile per un test che decretó Monza come la pista più veloce con una velocità di 165 miglia/h in 226 miglia contro i 144 miglia/h di Indianapolis.
Monzanapolis del 1957 fu vinta da Jimmy Bryan. Questa edizione fu caratterizzata dalla scarsa partecipazione del Team europeo che, decise dopotutto di partecipare al prossimo appuntamento.
Tutto il Team europeo passó i mesi precedenti la gara alla preparazione di una macchina competitiva. Piloti come Stirling Moss, Mike Hawthorn, Luigi Musso e Phil Hill desicero di non perdersi l'evento.

La pole andó a Luigi Musso che si battè contro Jim Rathmann, Bryan e Ruttman per tenere la prima posizione per la prima parte della corsa. Hill, il primo campione americano di Formula 1, disse: Ero in una situazione molto strana, ero l'unico americano che correva per un Team europeo; amavo la corsa, che era più semplice delle altre come Spa, ma la temperatura era molto calda e lo sforzo della macchina era molto pesante. Il Team americano era avvantaggiato per le sue macchine più resistenti. Presi la terza posizione e questo mi rese soddisfatto.
Rathmann vinse la corsa, seguito da Bryan poi Phil Hill. Stirling Moss nella sua Maserati sponsorizzata da Gelati Eldorado, fece una grande performance nella prima sessione, poi ricorda: Improvvisamente le mie braccia si incrociarono, colpí due volte, tre volte il guardrail e pensavo di morire; ancora oggi non so come mi sono fermato.
La seconda edizione del Monzanapolis finí nel successo, con grande affluenza del pubblico, e contenuto di alta tecnologia. Sfortunatamente a causa di problemi interni nel ACM non c è più Monzanapolis, con molto dispiacere dei piloti americani che cercavano di ritornare a Monza.
Nel 1959 la pista fu usata solo per corse meno importanti. Nel 1960 fu il Team Ferrari che vinse tutti i podi, e la corsa fu tenuta con tutta la pista lunga 10 km e il successo della Ferrari fu anche la causa dell'assenza del Team inglese. L'anno successivo la gliglia di partenza popolata da 32 macchine diede l'idea di una aspettativa della corsa. Anche il Team inglese si preparó bene per questo appuntamento.
Quando cominció la gara, dopo pochi giri Jim Clarck sorpassó il ferrarista Von Trips qualche metro dopo la curva elevata, Von Trips perse il controllo della sua macchina da cui venne espulso. La macchina colpí 13 persone che morirono, incluso Von Trips. Sei anni dopo l'incidente di Le Mans si ha un altro incidente drammatico nel mondo Formula 1, Phil Hill divenne campione del mondo di Formula 1, per i seguenti anni Monza non fu mai pianificata per il campionato GP.
Per assistere alla "Rinascita di Monza" non cè molto tempo da aspettare; nel 1965 Monza ospitó le 1000 miglia.
La battaglia è tra Ferrari e Ford, ma Ferrari mostró la sua suiperiorità in molte occasioni, Henry Ford una volta disse: Ogni lunedí mattina la gode di pubblicità su tutti i giornali grazie alle sue vittorie.
Alle 14 del 25 aprile 34 macchine sono disposte sulla griglia di partenza. La pista fu interamente usata, sia l'anello che la pista ordinaria. L'anello fu ridotto introducendo una barriera all'entrata del secondo elevato.
Ferrari non lasció spazio agli avversari, ottendendo il primo e il secondo posto; rispettivamente Mike Parkes e Jean Guichet nel loro "piccolo" 275 P2 e John Surtees e Lodovico Scarfiotti nel 330 P2 , lasciando dietro Bruce McLaren e Ken Milles nella Ford GT40.
L'edizione successiva delle 1000 miglia di Monza cominció sotto una pioggia strana e inusuale. Il tema della corsa era sempre la battaglia tra Ferrari e Ford.
Al di là della rottura dei tergicristalli che ridussero la visibilità, John Surtees e Mikew Parkes fecero un'ottima gara, doppiando tutte le macchine e alla fine Masten Gregory e "Sir " John Whitmore su Ford GT40.
Più speranza per un risultato migliore per Lorenzo Bandini e Lodovico Scarfiotti nella piccola Ferrari Dino 2 litri, ma il problema dei tergicristalli li lasció "solo" alla decima posizione.
Notare che Monza fu una corsa molto difficile, difatti 19 di 40 macchine che furono sulla griglia di partenza hanno completato la gara.
Nel 1967 la sfida di Monza fu rinnovata da nuove innovazioni. Prima di tutto fu rappresentata da un modello particolare del Texas: Chapparell, la macchina che è caratterizzata da grosse ali posteriori.
Per la prima parte della corsa il duello fu tra Ferrari e Chapparell, sfortunatamente la Chapparell si ritiró presto, dovuto a qualche problema. Le due Team di Ferrari, Scarfiotti-Parkes and Bandini e Amon, combatterono per la vittoria, che andó a Bandini & co. seguito dalla macchina di Scarfiotti. Seconda innovazione dalla Porsche, assolutamente terza e prima in prototipi sotto i due litri con Gerhard Mitter e Jochen Rindt su 910.
Nel 1968 la scena fu per Ford e Porsche (Ferrari non prese parte a questa edizione). I 5 litri gt40 mostrarono la loro superiorità dei 2 litri di Porsche 910. Infatti, quando Jacky Ickx, Brian Redman dsi ritirarono dalla corsa, dovuti a problemi sulle loro gt40, Paul Hawkins e David Hobbs, nelle altre Ford, non ebbero problemi di prendere e mantenere la prima posizione fino alla fine della corsa. Cosí Ford potè vincere per la prima ed ultima volta, questa famosa competizione.
Molte aspettative per l'anno successivo in Ferrari. Nel 1969 la Ferrari vinse contro Porsche. I piloti della Ferrari furono affidabili (Amon, Andretti, Rodriguez e Schetty) e la macchina fu potente e veloce. Probabilmente il successo della Swiss Siffert su Porsche, fu dovuta alle scarse gomme scelte da Ferrari, la Swiss lasció saggiamente correre la Ferrari, fino alla loro uscita al 39 e 67 giro.
Nel1970 l'anello fu abbandonato a causa della poenza crescente delle automobili e delle gomme. L'anello fu gradualmente dimenticato fino ad oggi.